Sicurezza alimentare: le regole del cibo sicuro fuori dal frigo
Cibo sicuro a casa e fuori casa
Spesso non ci facciamo abbastanza attenzione, ma non è poi così difficile contaminare il cibo, creando pericoli per la salute: la buona notizia è che seguendo poche e semplici regole la sicurezza a tavola è a portata di mano.
Infezioni alimentari: facciamo chiarezza [1-3]
Batteri, virus, ma anche tossine prodotte dai microrganismi o sostanze chimiche arrivate in qualche modo fino al cibo che mettiamo nel piatto possono trasformare un pranzo gustoso in un’esperienza da dimenticare. Sono infatti centinaia – oltre 250 secondo i dati di Epicentro, il portale italiano di epidemiologia – le “malattie” legate al cibo (foodborne disease per gli anglosassoni) note e che assumono nomi diversi a seconda del fattore che le scatena:
infezioni se causate da microrganismi patogeni;
intossicazioni se causate da tossine prodotte da un microrganismo patogeno;
tossinfezioni se causate dalla presenza di microrganismi patogeni + tossine.
Ecco qualche esempio tra i più noti .
Escherichia coli produttore di tossine
Cibi a rischio: latte crudo, formaggi non pastorizzati, carne bovina cotta male, vari prodotti freschi (germogli, spinaci, insalate)
.
Cause
: consumo o manipolazione di cibi o acqua contaminati; trattamento termico inadeguato dei cibi
; contatto con animali infetti
.
Clostridium botulinum
Cibi a rischio: cibi inscatolati o conservati, soprattutto di produzione domestica.
Cause
: carenze igieniche nella lavorazione; trattamento termico inadeguato delle conserve.
Virus dell’Epatite A
Cibi a rischio
: molluschi e frutti di mare; frutti di bosco
.
Cause
: utilizzo di acqua contaminata nella lavorazione
; consumo di cibi crudi o poco cotti
Salmonella
Cibi a rischio
: uova, carne di maiale, carne di pollame.
Cause
: carenze igieniche nella lavorazione e preparazione
; trattamento termico inadeguato dei cibi
.
Dal punto di vista della sicurezza alimentare, diverse organizzazioni vegliano sui cittadini per proteggerli da salmonella, virus dell’epatite A, botulino e molti altri nemici della salute, capaci di causare nausea, febbre, vomito e sintomi gastrointestinali, ma anche di essere letali in alcuni (per fortuna rari) casi. Tra queste, solo per citarne un paio, la European Food and Safety Authority (EFSA), con sede a Parma, e i Nuclei Anti Sofisticazione (NAS) dei carabinieri.
Le 5 chiavi del cibo sicuro
I controlli delle autorità scientifiche e sanitarie rappresentano un primo e fondamentale passo verso la sicurezza a tavola, ma da soli non bastano: ciascuno infatti dovrebbe conoscere e mettere in pratica le raccomandazioni degli esperti in questo settore.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità propone 5 regole generali per ridurre il rischio di contaminazione degli alimenti.
1. Mantenere tutto pulito
Lavare sempre le mani prima di toccare il cibo e lavarle spesso mentre si cucina;
Lavare le mani dopo essere andati in bagno ;
Pulire tutte le superfici a contatto con i cibi ;
Proteggere la cucina e il cibo da insetti e altri animali.
2. Separare i cibi crudi da quelli cotti
Non mettere carne, pollame e pesce crudo a contatto con altri alimenti ;
Utilizzare utensili (coltelli, taglieri, eccetera) separati per il cibo crudo ;
Conservare il cibo in contenitori separati per non far entrare in contatto cibi crudi e cotti.
3. Cuocere bene gli alimenti
Cuocere bene soprattutto le carni e prodotti di origine animale ;
Portare a ebollizione zuppe e stufati per essere certi di aver raggiunto la temperatura di 70°C (sufficiente per distruggere la maggior parte dei microrganismi) ;
Riscaldare bene i cibi già cotti .
4. Fare attenzione alla temperatura dei cibi
Non lasciare il cibo cotto a temperatura ambiente per oltre 2 ore ;
Mettere in frigo tutto il cibo cotto e deperibile preferibilmente sotto i 5°C ;
Mantenere al caldo il cibo cotto più di 60°prima di servirlo ;
Non lasciare il cibo troppo a lungo in frigorifero ;
Non scongelare a temperatura ambiente
5. Usare solo materie prime sicure
Utilizzare acqua pulita o renderla tale con metodi adeguati ;
Scegliere cibi freschi o lavorati per garantirne la sicurezza (latte pastorizzato) ;
Lavare bene frutta e verdura, soprattutto se da consumare cruda ;
Non consumare cibi oltre la data di scadenza .
In campeggio, in barca o sulla spiaggia
Quali sono le regole per garantire che il cibo sia sicuro durante una vacanza fuori casa, magari in campeggio o in spiaggia? Gli esperti del Dipartimento di Agricoltura Statunitense hanno preparato una lista di consigli utili da portare con sé in viaggio.
Pianificare con cura. Se si porta in viaggio cibo deperibile è bene conservarlo in borse termiche nelle quali inserire panetti di ghiaccio. E se ci sono anche le bevande, l’ideale è conservarle in una borsa separata, in modo da non aprire troppo spesso quella del cibo.
Impacchettare bene. È opportuno mettere il cibo dal frigo direttamente nella borsa termica, ricordando che la temperatura si mantiene meglio quando la borsa è piena che quando la si riempie solo parzialmente. Le carni conservate in freezer andrebbero messe nella borsa termica ancora congelate per mantenere la temperatura per tutto il viaggio. È inoltre fondamentale confezionare separatamente le carni crude dai cibi cotti o da quelli che vanno consumati crudi come frutta e verdura.
Prestare attenzione all’acqua…Soprattutto quando si programmano lunghe gite nella natura o si decide di campeggiare in aree isolate, è fondamentale essere sicuri di avere con sé una quantità sufficiente di acqua potabile (meglio non bere l’acqua di fiumi e torrenti). Potrebbe essere una buona idea mettere nello zaino qualche compressa per la sanificazione dell’acqua e salviettine umidificate per lavarsi le mani.
…e alle temperature esterne. Quando fuori fa caldo non è una buona idea lasciare il cibo a temperatura ambiente. Si consiglia di buttare tutti gli alimenti che sono rimasti fuori dal frigorifero (o dalla borsa termica) oltre 2 ore e il tempo si dimezza se la temperatura esterna è superiore a 32 °C. Un angolo all’ombra è il posto migliore per posizionare cibo e bevande, magari sotto una coperta o sotto l’ombrellone
Bibliografia:
1. Epicentro. Tossinfezioni alimentari. Informazioni generali.
2. EFSA. Le intossicazioni alimentari. Porte Aperte, 22 novembre 2014.
3. Ministero della Salute. Comando Carabinieri per la Tutela della Salute – NAS.
4. World Health Organization. Five keys to safer food Manual; 2006.
5. USDA. Handling Food Safely on the Road; 2010.