Cosa sono i probiotici e perché fanno bene all'intestino
Cosa sono i probiotici e perché fanno bene all'intestino
Batteri, flora, microbioma... tutte parole che bisogna conoscere per diventare professionisti della salute dell’intestino
Batteri. Microbi e piccoli organismi unicellulari. Alcuni sono buoni e benefici per il nostro organismo. Altri sono causa di malattie. Scoprite quali sono quelli che ci piacciono.
Bifidobatteri. Una specie di batteri a forma di Y che fanno bene all’intestino. Sono naturalmente presenti nell'intestino e in alcuni prodotti fermentati, come Activia. Ciò significa che possono essere aggiunti a quelli già presenti nell'intestino mangiando i nostri yogurt probiotici.
Fermentazione. Decomposizione a fin di bene: pensate a una ricomposizione dopo la decomposizione, come trasformare il latte in yogurt o il cavolo in kimchi per i Coreani. Quando batteri, lieviti o altri microrganismi scompongono zuccheri e carboidrati in acidi, gas o alcool. Utilizziamo un processo di fermentazione naturale di 8 ore ad una temperatura corporea di 37° che favorisce la proliferazione dei probiotici contenuti nei nostri prodotti.
Flora intestinale. Tutti i batteri e i microrganismi che vivono nel tratto digestivo. All'interno del nostro vi sono da 300 a 500 tipi diversi di batteri e microrganismi. E la composizione è assolutamente unica per ogni individuo, proprio come le impronte digitali.
Probiotici. Batteri benefici. Sono vivi e fanno bene al di là del fatto che forniscono nutrimento. Dal greco e dal latino "per la vita". Vi sono miliardi di probiotici vivi all'interno di ogni prodotto Activia.
Microbiota. Tutti i microrganismi che vivono naturalmente in un particolare ambiente. Potrebbe essere nell’intero organismo, solo nell'intestino, su un animale o su una pianta. Batteri, funghi, virus, lieviti..... se sono vivi, sono presenti. Consumare lo yogurt probiotico Activia è un ottimo modo per aggiungerli a quelli buoni presenti nell'intestino.
Microbioma. Proprio come un microbiota..... ma con l'aggiunta di materiale genetico. Gli scienziati usano spesso le due parole in modo intercambiabile. Ma i più pignoli sanno che c'è una differenza.