Microbiota intestinale: cos'è e a cosa serve?

Il ruolo del microbiota intestinale: dalla nascita alla vita adulta

Il microbiota intestinale umano ha un impatto significativo sull’intestino e, più in generale, sulla salute dell'ospite (l’uomo), che da molti viene considerato come un ulteriore organo del corpo. Ma vediamo insieme come nasce, perché è così importante e quali benefici apporta.

Che cos'è il microbiota intestinale

Il termine “microbiota intestinale” viene usato per definire gli oltre 1014 batteri che normalmente vivono all’interno del nostro tratto gastrointestinale [1].

Lo sviluppo del microbiota intestinale


Si ritiene che lo sviluppo del microbiota cominci subito dopo la nascita, quando il tratto gastrointestinale del bambino, inizialmente sterile, inizia ad essere colonizzato dai microrganismi [2]. Nelle prime fasi di sviluppo, il microbiota è generalmente poco vario, ma durante il primo anno di vita la diversità aumenta sempre di più e la composizione del microbiota matura in maniera significativa [3]. Questo processo prosegue così velocemente che già tra i due e i cinque anni il microbiota infantile assume caratteristiche simili a quelle di un individuo adulto [4].

Da cosa viene influenzata la composizione del microbiota intestinale

La composizione del microbiota intestinale dei bambini può essere influenzata anche dal tipo di latte con cui vengono essi nutriti [1]. È stata individuata la presenza di una elevata quantità di bifidobatteri nel microbiota dei bambini allattati al seno rispetto a quella dei bambini nutriti con latte artificiale [1,5]. Questo potrebbe essere dovuto ad alcuni fattori contenuti nel latte materno in grado di favorire la crescita di questi batteri [1]. D'altra parte, il microbiota dei bambini alimentati con latte artificiale ha una maggiore diversità [1] ed è più frequentemente colonizzato da E. coli, Clostridium difficile, Bacteroides fragilis e lattobacilli [1,6].

Il fatto che il microbiota dei bambini gravemente denutriti sia invece immaturo e alterato (contenente una quantità elevata di microrganismi patogeni) [7] dimostra ulteriormente l’importanza dell’alimentazione rispetto alla colonizzazione batterica del tratto gastrointestinale.

Sebbene in età adulta il microbiota intestinale sia relativamente più stabile, diete sbilanciate possono comunque alterarne la composizione [8].

Sono stati individuati anche altri fattori che hanno la capacità di influire sul nostro microbiota tra cui il sistema immunitario [9], il fumo [10], lo stile di vita [11] e i trattamenti a base di antibiotici [12].

Composizione generale del microbiota umano

I dati che emergono dagli studi scientifici indicano che nell’uomo vivono ben 2172 specie diverse di batteri [1], di cui il 93,5% appartengono a Proteobacteria, Firmicutes, Actinobacteria e Bacteroidetes [1]. Inoltre, 386 delle 2172 specie identificate sono rigorosamente anaerobiche (cioè non necessitano di ossigeno per sopravvivere) e pertanto abitano all’interno del nostro tratto gastrointestinale [1].

Quali sono le funzioni più importanti del microbiota intestinale legate alle difese del nostro organismo

Esistono molte evidenze che indicano un ruolo del microbiota intestinale nell'influenzare l'omeostasi dell’epitelio [1]. Alcuni di questi microrganismi sono coinvolti in processi di rinnovamento cellulare e nella cicatrizzazione delle ferite epiteliali [1,13], mentre altri contribuiscono attivamente all'integrità dell’epitelio stesso [1,14,15]. L’epitelio intestinale è molto importante in quanto costituisce una vera e propria barriera che impedisce l’assorbimento di sostanze estranee potenzialmente dannose, facilitandone l’espulsione [16], ma allo stesso tempo regola l’ingresso di nutrienti, elettroliti e acqua dal lume intestinale alla circolazione sanguigna [16].

Il microbiota ostacola la colonizzazione della mucosa intestinale da parte di agenti patogeni, competendo “fisicamente” con essi e sottraendo loro preziosi nutrienti [1,17]. Inoltre, i microrganismi che normalmente abitano nel nostro intestino possono produrre sostanze antimicrobiche tossiche contro i patogeni, e contemporaneamente, possono stimolare l’ospite a fare lo stesso [1,18].

In ultimo, il microbiota assume un ruolo importante per lo sviluppo del sistema immunitario associato alla mucosa intestinale, ma anche di quello sistemico [1].

Altre funzioni del microbiota intestinale

I batteri del colon hanno la capacità di fermentare i carboidrati complessi che ingeriamo generando metaboliti come gli acidi grassi a catena corta [1,19]. Questi acidi grassi vengono rapidamente assorbiti dalle cellule epiteliali nel tratto gastrointestinale dove sono coinvolti nella regolazione di importanti processi come la differenziazione, la proliferazione e la morte cellulare [1]. Inoltre, essi partecipano alla regolazione del sistema immunitario e della risposta infiammatoria [1].

Un’altra funzione cruciale del microbiota gastrointestinale è la sintesi di vitamine essenziali che l'uomo, da sé, non è in grado di produrre [1]: la vitamina B12 che non può essere sintetizzata da animali, piante o funghi [1,20], il folato [21] ed altre come la vitamina K, la riboflavina, la biotina, l'acido nicotinico, l'acido pantotenico, la piridossina e la tiamina [22].

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